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ATTUALITA' - POLITICA & SOCIETA'
Scommessa di Franco Spaticchia con il sindaco Enzo Sindoni
per la piena occupazione a Capo d'Orlando nei prossimi due anni...

UNA SCOMMESSA CON SINDONI: IN DUE ANNI DISOCCUPAZIONE QUASI ZERO A CAPO D’ORLANDO.

Distretti produttivi, partinariato diffuso, Fondi strutturali, Autoimpiego, Micro, piccola e media impresa, Finanza agevolata di programma, sostegno allo sviluppo per il lavoro e la piena occupazione… la parola d’ordine, per i prossimi due anni, fino a fine mandato, affinché la “Rivoluzione gentile” di Sindoni conduca tutti quanti, vincenti, in serie A.

Due anni per completare la rivoluzione di sistema iniziata nel lontano 1994. Allora, Enzo Sindoni, giovanissimo e senza capelli bianchi, aveva lanciato una sfida al vecchio apparato politico-clientelare per proporre agli orlandini un sogno che, nei fatti, è stato condiviso da migliaia di persone, non solo con il consenso elettorale ma anche attraverso la convinzione che nutrire la speranza in un cambiamento radicale del modo di concepire, fare e promuovere la politica e quindi il governo delle cose di tutti, fosse cosa possibile. Nel tempo, si sono registrati successi e sconfitte, ma mai abbiamo visto indietreggiare il nostro primo cittadino sull’onda dello scoraggiamento, dell’isolamento e della rinuncia a combattere.

Il rischio per Capo d’Orlando, però, e quindi per la realizzazione piena di un sogno, è che a partire da settembre inizi una lotta di tutti contro tutti per la successione alla sindacatura Sindoni, non più eleggibile. La politica che conta sarà sicuramente impegnata ad utilizzare risorse ed energie per screditare l’operato degli uni rispetto a quello degli altri per presentarsi come il volto nuovo dell’alternativa. Riteniamo a ragion veduta, che si tratterebbe di uno scontro dannoso per il paese e per i giovani in cerca di occupazione almeno per 3 (Tre) motivi principali:

1.    Fattore crisi economica.

E’ Recessione. I dati del 41° Report sull’economia siciliana elaborato dal Diste Consulting preannuncia una disoccupazione giovanile che, per il 2014, sfiorerà il 60%.  Quello dei giovani fra 25 e 34 anni è già del 32,5%. A settembre avremo anche i dati di Capo d’Orlando, dopo un primo bilancio sul tentativo compiuto dall’assessore Nelli Scilabra attraverso il Piano Giovani Regionale.

Un fatto, comunque, è certo: in Sicilia avremo bisogno di due milioni e 300 mila occupati per evitare l’emigrazione forzata. E siccome, allo stato attuale abbiamo solo un milione e 300mila occupati, per i prossimi anni il vero problema prioritario, dunque, sarà proprio come creare un milione di posti di lavoro. Ma di questo milione, quanti posti dovranno essere creati a Capo d’Orlando volendo creare un esperimento pilota di quasi piena occupazione?...
 

2.    Fattore opportunità convergenti:

La politica di coesione e i Liberi consorzi dei Comuni.


La riorganizzazione del territorio isolano in macro-aree suddivise, a loro volta, in Liberi consorzi di comuni ed aree metropolitane produrrà una sorta di competizione e di civile confronto fra gli stessi comuni che dovranno dimostrare di essere in grado di promuovere un’idea di sviluppo  capace di rendere possibile  la  ripresa  economica  e  che questa sia  coerente con gli interessi  dello sviluppo dell’intero territorio. Su questo fronte, oltretutto, si dovrà lavorare per raggiungere una aggregazione di comuni con una popolazione minima di 180 mila abitanti e i conseguenti referendum e non si tratta di cosa da poco;

I Fondi Strutturali Europei e la Pianificazione Strategica.

La valorizzazione delle risorse economiche messe a disposizione dalla Comunità Europea con i fondi SIE (325 miliardi di euro di Fondi Strutturali e di Investimento Europei). La Sicilia, attraverso una parte di questi fondi relativi al nuovo ciclo di Programmazione 2014-2020, più il residuo di 7,6 miliardi da spendere entro il 2015 in virtù del biennio ulteriore che l'Europa ci ha concesso per chiudere il ciclo di programmazione 2006-2013  e con una nuova ipotetica definizione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex Fas), potrebbe giungere ad una disponibilità totale di circa 21 miliardi di euro. Lo sforzo dovrà essere diretto alla captazione di buona parte di questi flussi finanziari per favorire la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva della città e dell’economia reale all’interno di un sistema esteso al territorio consortile dei Nebrodi e all’intero Sistema regione;

La nuova Governance del Piano Integrato Risorsa Capo d’Orlando e del Piano consortile di Sviluppo Territoriale.


La vocazione, la tradizione e la qualità delle nostre risorse naturali, paesaggistiche, storico architettoniche, artistiche, culturali, enogastronomiche, tecnologiche, creative ed intellettive che, come grande “Risorsa Capo d’Orlando, vanno necessariamente messe a frutto attraverso un’azione di collegamento in rete come si diceva creando nello specifico un Sistema paese, a regia unica, con un programma mirato teso alla sua qualificazione, valorizzazione e… commercializzazione sui mercati nazionali e globali.

 

    3. Fattore urgenza:

 

Urge un progetto Capo d’Orlando giovani in controtendenza.

Non si può perdere tempo con la politica litigiosa, del parlare senza fare. Abbiamo necessità di programmi esecutivi che possano rendere possibile l’utilizzazione della marea di risorse economiche che giungeranno in Sicilia.

 

La scommessa.

Ecco perché lanciamo una scommessa al sindaco Enzo Sindoni: un Patto per lo sviluppo di sistema e la piena occupazione, in tempi rapidi e certi.

 

Si tratta di predisporre una serie di iniziative programmatiche e di progetti economico-finanziari multicanali capaci di promuovere lo sviluppo di nuova imprenditorialità e di favorire il sostegno alle imprese esistenti. Chiaramente un Piano così ambizioso, anche se può contare su tante strutture e opportunità in atto esistenti, necessita della convergenza delle varie forze politiche, culturali ed informative orlandine perché si possa creare complessivamente un modello di sviluppo esportabile denominato:Risorsa Capo d’Orlando”… Per almeno i prossimi due anni, sarà necessario una sorta di Patto delle convergenze su un Progetto di Sviluppo Integrato condiviso fra maggioranza ed opposizione in Consiglio Comunale e sostenuto dai protagonisti dei partiti e dei movimenti politici orlandini, ai quali spetterà il compito di cambiare metodi e strategie per dimostrare con i fatti, e non soltanto con i proclami, che pongono realmente, come priorità assoluta, la promozione dello sviluppo, del lavoro e del benessere per tutti.

 

Sia il governo locale, dunque, che i partiti di Capo d’Orlando, se veramente hanno a cuore gli interessi dei giovani e del paese si fermino a considerare la condizione attuale e le possibili risposte da dare in base alle opportunità che ci vengono offerte. Non lasciamo i giovani da soli con gli apparati che non funzionano, funzionano male, o non sono opportunamente coordinati nel loro insieme per rendere un servizio efficace ed efficiente alla crescente domanda di lavoro. Offriamo loro un modello economico orlandino strategico, integrato nei processi di crescita e sviluppo nazionali, europei, globali. I soldi che arriveranno sono per opere da fare, servizi da realizzare, imprese da creare, sogni da trasformare in realtà in tempi  ragionevoli;  e se il pubblico  aiuta  il  privato,  la Rivoluzione gentile  del ’94, che più volte, noi stessi, abbiamo combattuto nei metodi, ma mai nel contenuto ideale, sarà veramente compiuta, farà “scuola”, e meriterà a pieno titolo di entrare nella storia gloriosa delle pagine scritte e non solo pensate di Capo d’Orlando!!!...
 

AUGURI GIOVANI DI CAPO D’ORLANDO, CHE QUESTA SCOMMESSA VENGA ACCOLTA E A VINCERE SIATE VOI…

 

                    Franco Spaticchia


Rassegna Stampa:
Gazzetta del Sud - www.98.zero.com -

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