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CAPO D'O.: I RITARDI DEL PRG, INTERVIENE ON. CRACOLICI DELL'ARS |
I ritardi sull'adozione del Piano Regolatore Generale di
Capo d'Orlando in attesa da oltre dieci anni. Su questo delicato
argomento interviene adesso l'on. ANTONELLO CRACOLICI, capo-gruppo
dei Democratici di Sinistra all'Assemblea Regionale Siciliano che
ha posto una interrogazione parlamentare inviata al Presidente
dell'Ars GUIDO LO PORTO. Se ne parlerà, quindi, sul Prg orlandino
a Palazzo dei Normanni. Ecco il commento e, a seguire, il testo
completo dell'atto... “Il territorio di Capo d’Orlando, uno dei più belli della costa siciliana, negli ultimi anni è stato letteralmente stravolto da una serie di iniziative edilizie rese possibili dall’assenza di un valido strumento urbanistico”. Lo dice ANTONELLO CRACOLICI, deputato regionale dei Democratici di Sinistra, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione parlamentare all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente.
“Da oltre 10 anni – dice Cracolici - il Comune di Capo d’Orlando ha avviato l’iter per la revisione del Piano Regolatore Generale approvato nel lontano 1984, ma la sua revisione è stata caratterizzata da una straordinaria lentezza nei vari passaggi. Questi ritardi hanno permesso la realizzazione di nuove costruzioni "camuffate" da edifici connessi alla conduzione agricola o alla trasformazione dei prodotti agricoli. Le colline del territorio sono state investite dalla speculazione che ha comportato lo stravolgimento del paesaggio naturale e di quello agrario e grande preoccupazione desta la possibilità che un tratto del versante collinare soprastante il borgo marinaro di San Gregorio, caratterizzato dalla presenza della macchia mediterranea e da ulivi secolari, possa essere aggredito da nuove iniziative. Alcune di queste attività sono già state avviate e stanno producendo danni irreversibili al territorio ed al paesaggio, privo di tutela anche a causa del ritardo nell’entrata in vigore del Piano Territoriale Paesistico Regionale”. Nell’interrogazione Cracolici chiede “quali iniziative l’assessorato al Territorio intende assumere per pervenire alla rapida definizione della revisione del PRG di Capo d’Orlando e per limitare gli effetti della sostanziale deregulation introdotta con le deroghe previste dalle leggi regionali per l’edificazione di fabbricati ad uso produttivo nelle zone agricole” (G.L.).
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGAZIONE l’addetto stampa a.r.a. (339/3118196) Assemblea Regionale Siciliana ______________ INTERROGAZIONE n. 2235 all’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Premesso che da oltre 10 anni il Comune di Capo d’Orlando ha avviato l’iter per la revisione del P.R.G. approvato nel lontano 1984. L’iter della revisione è stato caratterizzato da una straordinaria lentezza nei vari passaggi: - le direttive di massima, che sono il primo passo per la redazione del Piano, sono state emanate nel lontano 1994; - lo schema di massima è stato approvato nel 1996; - il Piano è stato depositato dai tecnici progettisti nel marzo 1999 e da quel momento il Consiglio era nelle condizioni di decidere; - l’adozione del Piano avviene però nel gennaio 2003, ben 4 anni dopo il deposito degli elaborati che nel frattempo erano stati profondamente modificati rispetto all’originario progetto di massima; - entro un mese dall’adozione i cittadini potevano presentare osservazione ed entro i successivi 30 giorni il Consiglio doveva pronunciarsi (art. 3 legge regionale 71/78); - siamo a maggio 2005 ed il Consiglio ha esaminato solo alcune decine delle 282 osservazioni presentate; considerato che nel frattempo, il territorio di Capo d’Orlando è stato letteralmente stravolto da una serie di iniziative edilizie che facevano leva sull’assenza di un valido strumento urbanistico. In particolare, le zone agricole (agrumeto irriguo) del Piano vigente sono state interessate dalla realizzazione di nuove costruzioni dissimulate come edifici connessi alla conduzione agricola od alla trasformazione dei prodotti agricoli; i versanti collinari sono stati essi pure investiti dalla speculazione che ha comportato lo stravolgimento del paesaggio naturale e di quello agrario; in ultimo, l’applicazione delle deroghe per favorire insediamenti produttivi in zona agricola si appresta a consumare quel che resta del paesaggio agrario. Grande preoccupazione desta la possibilità che un tratto del versante collinare soprastante il borgo marinaro di San Gregorio, caratterizzato dalla presenza della macchia mediterranea e da ulivi secolari, possa essere aggredito da nuove iniziative. Infatti, anche quest’ultima testimonianza di un paesaggio suggestivo potrebbeessere travolta da iniziative edificatorie non previste dagli strumenti urbanistici, ma riconducili al regime di deroga introdotto con recenti leggi regionali nelle zone agricole. Alcune di queste attività sono già state avviate e stanno producendo danni irreversibili al territorio ed al paesaggio, privo di tutela anche a causa del ritardo nell’entrata in vigore del Piano Territoriale Paesistico Regionale; per sapere - quali urgenti iniziative intende assumere per pervenire alla rapida definizione della Revisione del PRG di Capo d’Orlando; - quali urgenti iniziative intende assumere per limitare gli effetti della sostanziale deregulation improvvidamente introdotta con le deroghe previste dalle leggi regionali per l’edificazione di fabbricati ad uso produttivo nelle zone agricole.
Palermo, 19 maggio 2005 Antonello Cracolici
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Edited by Glpress, giovedì 19 maggio 2005. |
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