"O SERVIAMO CON PROFESSIONALITA' IL TERRITORIO O SCOMPARIAMO!!!..." Questo, quanto è emerso dall'incontro svoltosi giovedì 7 luglio a Capo d’Orlando, presso il Salone Cristo Re. Molti i temi trattati e molte le polemiche sul ruolo dell'architetto nella società del "Consumismo funzionale", all' incontro fra gli architetti dell’Area territoriale orlandina e un gruppo di architetti di Messina riunitisi per confrontarsi sulle problematiche della categoria anche attraverso la verifica del rapporto  fra il capoluogo e la provincia.

L’iniziativa, promossa dall’architetto Ninni Pino, messinese, è stata la prima di una serie di incontri il cui intendimento è quello di elaborare un progetto comune per il recupero di una identità professionale basata sulla qualità e su una presenza più attiva e significativa degli architetti nei luoghi dove si attua quotidianamente una continua e non sempre valida trasformazione del territorio. 

L'architetto in questi ultimi decenni ha seminato male. Ha perso di vista il suo ruolo di responsabile del linguaggio dell'architettura, ovvero, di tutto ciò che prende forma e acquista volume attorno a noi. Ha perfino arretrato rispetto a quella competenza che gli era propria di interprete privilegiato dei bisogni di crescita e di sviluppo del territorio in termini di programmazione e pianificazione.  

Tra i molti temi trattati, che verranno sviluppati nei prossimi incontri, particolarmente interessante è risultato quello esposto dall'arch. Mirella Capezzuto, presidente dell'Associazione Regionale di Ingegneria Ambientale e Architettura Naturalistica Aria Sicilia. 
Per l’architetto Capezzuto, infatti, prima di qualsiasi iniziativa atta a difendere gli interessi specifici della categoria, occorre intervenire tempestivamente attraverso delle strategie sul piano socio-culturale e urbanistico per la salvaguardia del patrimonio naturale e la qualificazione degli interventi antropici di trasformazione del paesaggio e del territorio.
 
Al dibattito ha preso parte anche l’arch. Michele Palamara, il quale ha espresso, fra le altre cose, la necessità di rafforzare il legame fra centro e periferia attraverso la rete telematica.

Il confronto è iniziato. Nessuno dei partecipanti sembra intenzionato a rimanere nel silenzio complice e consensiente mentre pubblico & privato, dicono, forse a causa di cattivi esempi, si rivolge con maggiore trasporto ad altre categorie professionali.

Sappino tutti, ribadisce l'arch. Pino, però, che l'architettura, la buona architettura, quando unisce l'arte alla tecnica, la funzionalità ai valori spaziali, diventa un bene prezioso per la collettività ed una risorsa per la comunità. FATE SCOMPARIRE LA FIGURA DELL'ARCHITETTO, rivolgendosi alle istituzioni pubbliche, E VI RITROVERETE NEL FANGO PALUDOSO DELLA SOCIETA' PALAFITTICOLA...

Le conclusioni dell'arch. Ninni Pino non "concludono" per niente il discorso sull'argomento ma lo allargono a nuovi scenari che coinvolgono lo sviluppo economico, sociale e civile oltre che urbanistico della nostra amata terra.

AGLI ARCHITETTI DELL’AREA TERRITORIALE DI CAPO D’ORLANDO

Comunichiamo agli architetti dell’area territoriale di Capo d’Orlando che è stato promosso ed organizzato un incontro urgente e straordinario presso il Salone della locale chiesa Cristo Re per giovedì 7 luglio alle ore 19.30. Tema dell’incontro sarà: “ LA SCOMPARSA DEGLI ARCHITETTI DALLA SCENA PROFESSIONALE DEI NEBRODI; COLPE, RESPONSABILITA’ E PROSPETTIVE”. Durante l’incontro, alla delegazione messinese verrà posta anche la seguente domanda: perché le tariffe dell’Ordine continuano a crescere mentre il lavoro continua a diminuire?

SI PREGANO I COLLEGHI, AVVISATI SOLTANTO A MEZZO STAMPA, A CAUSA DELLA STRAORDINARIETA’ DELL’INCONTRO, DI NON MANCARE.

Architetti d’Orlando