L'unico modo di essere
felice, è fare qualcosa che tu consideri buono,
giusto, essenziale. In ogni altro caso potrai
attraversare dei momenti di gioia, di allegria, di
contentezza, anche istanti di felicità, ma ti resta
sempre, nel fondo dell'animo, l'impressione di aver
sbagliato e un senso di vuoto, di incompletezza.
Per questo
nell'innamoramento troviamo il massimo della felicità:
perché tutti i nostri desideri sono concentrati su
una sola persona, che è la nostra unica e definitiva
meta, il fine ultimo al di là del quale non ne esiste
un altro. Ma in altri momenti o in altre persone il
fine ultimo, la meta essenziale può essere diversa.
Come la liberazione, l'indipendenza dell'Italia per
Cattaneo, Cavour, Mazzini e Garibaldi o il riscatto
dall'oppressione razziale per Nelson Mandela in
Sudafrica. Può essere la conquista di un impero per
Alessandro o Napoleone, o costruire aerei per Howard
Hughes come ci mostra il film di Scorsese « The
Aviator » . Ma anche mete più alla nostra portata
come laurearci con centodieci e lode, scrivere un
libro, costruirci una famiglia, avere dei figli,
comperare la nostra casa.
A volte questa spinta è
radicata dentro di noi, allora la chiamiamo vocazione.
Alcuni hanno una vocazione precocissima. Ricordo un
ragazzo che già a quattordici anni voleva diventare
uno scienziato, interrogare la natura e strapparle una
risposta. Durante l'università è andato negli Stati
Uniti e, subito dopo la laurea, è entrato in un
grande laboratorio di cui è diventato direttore. Ho
conosciuto una donna che, da bambina, era poverissima,
viveva in una campagna desolata, lavorava nei campi,
allevava i fratellini, non aveva un libro ma voleva
fare la scrittrice. Oggi è una scrittrice affermata.
Ricordo un giovane
ingegnere che desiderava disperatamente entrare in una
famosa ditta di costruzioni. Ce l'ha fatta e, un
giorno, ne è diventato il proprietario.
Queste cose sono possibili
perché chi ha una vocazione, una missione, sprigiona
un'energia straordinaria, un'immensa capacità di
lavoro, ed acquista il dono meraviglioso di
convincere. Qualunque cosa chieda, la gente gli dice
di sì.
Ricordo una donna che,
parlando praticamente solo italiano, è riuscita a
convincere con il suo discorso appassionato, pochi
dati precisi, ma soprattutto la sua certezza, il suo
volto, il suo sguardo, un grande statista straniero a
cambiare le sue decisioni. Chi non chiede per sé, ma
per altri e ha fede, ottiene cose incredibili.
Ma guai a chi si allontana
dalla sua strada, guai a chi tradisce la sua
vocazione, si fa distrarre, si fa tentare. E'
facilissimo deviare. A volte lo facciamo per vanità,
a volte per bramosia di denaro, a volte quando siamo
sfiduciati dopo una sconfitta e arriva qualcuno che ci
offre una carica, un facile successo. Ma poi ci chiede
in cambio favori miserabili, in contrasto con le
nostre convinzioni. Se cedi la tua anima si avvelena
e, a un certo punto, non sai più dove andare e cosa
fare. L'unico modo per salvarti è interrogarti a
fondo, ritrovare ciò che per te è giusto ed
essenziale, e avere il coraggio di rinunciare ai
vantaggi che ti hanno portato fuori strada. Pagando
quanto c'è da pagare.
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