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La
Gazzetta del Sud
Africa
Lunedì, 11 Giugno 2007
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Lettera aperta di Franco Spaticchia ai
siciliani nel mondo
Siamo al capolinea, si scende!...
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L'Isola che non c'è, adesso è
destinata a scomparire del tutto.
Passi che per le reti televisive nazionali, nei Tg in
particolare, si parli sempre e di più di Rimini, di
Riccione, della Sardegna e della Liguria e mai delle
splendide coste siciliane;
passi che pur avendo tolto il "Ponte" dal Piano delle
grandi infrastrutture, ancora oggi, non ci sia ombra
degli interventi infrastrutturali sostitutivi promessi;
passi che la nostra area sia senza secondo binario
ferroviario, senza porti, senza aeroporti;
passi che le reti di collegamento, potenziamento e
sviluppo quali l'Intervalliva Patti-Francavilla-Giardini
e S. Stefano di Camastra-Gela siano state cancellate dal
Piano strategico delle grandi vie di comunicazione in
Sicilia.
Passi tutto ciò perchè obiettivamente la loro
realizzazione richiederebbe un minimo di volontà e di
impegno da parte dei diversi soggetti preposti. Ma che
pur facendo passare tutto ciò nel silenzio e nella
complicità assoluta dovremmo consentire ad uno o più
soggetti che stando dietro le scrivanie, senza compiere
nessuno sforzo, con un colpo di penna, di cancellare
quel poco di servizi ferroviari che, anche fra sporcizie
e ritardi, fino ad oggi è stato possibile poterne
usufruire?... QUESTO NO!!!...
Ci stavamo convincendo di essere in una regione normale,
simile a quelle del resto d'Italia. Ma non è così!...
Tra poco meno di un anno, in Sicilia, non transiteranno
più treni a lunga percorrenza. Nella nostra regione
resteranno attivi solamente i treni diretti e quelli
regionali. Per andare a Roma o a Milano bisognerà andare
a Villa San Giovanni; le stazioni ferroviarie, compresa
quella di Capo d'Orlando, verranno soppresse...
Siamo al capolinea, si scende?...
Ci auguriamo di no!... Anche se fino ad oggi l'unica
voce istituzionale che si è alzata, a seguito di questa
paventata regressione della Sicilia da Regione che
arrancava nello sviluppo e nell'emancipazione a Regione
in linea con le consorelle regioni del centro Africa, è
stata quella del sindaco di Capo d'Orlando Enzo Sindoni.
Forse perchè i politici sono stati impegnati nelle
ultime elezioni, oppure perchè atavicamente siamo
portati a preoccuparci dei problemi del giorno o del
giorno dopo, rifiutando a priori un impegno per ciò che
potrebbe diventare problema da affrontare fra un mese o
fra un anno; oppure perchè preferiamo dedicarci al
nostro orticello perdendo di vista gli interessi della
collettività... Non si sa.
N FATTO E' CERTO: almeno uno, disposto a scendere in
piazza per fare udire alta la sua voce istituzionale e
di cittadino, contro L'ULTIMA BEFFA, la seconda del
TERZO MILLENNIO, c'è!... Ci auguriamo che i suoi
colleghi sindaci e i nostri amati parlamentari non lo
lascino da solo!!!...
E noi?... Per quanto mi riguarda farò quanto mi sarà
possibile per sostenere qualsiasi iniziativa si voglia
intraprendere per dire NO agli scippatori "senza arte ne
parte" che vengono a rapinare dei loro diritti i
siciliani, in casa loro.
Penso che ogni siciliano, di destra, di centro o di
sinistra, verde, estremista o radicale, d'opposizione o
di maggioranza, residente in Sicilia, in Italia o
all'estero debba opporsi a questo "disegno criminoso"
concertato da pochi burocrati con stipendi d'oro e il
cuore razzista.
Contro costoro che non ci considerano cittadini della
stessa Repubblica ma popolo all'ammasso, beone e caprone
non possiamo che manifestare pubblicamente la nostra
volontà di mettere su un grande movimento di protesta
capace di tutelare e difendere i DIRITTI MINIMI E GIUSTI
DELLA SICILIA... "non negoziabili..." e non
mortificabili!...
Mi chiedo e vi chiedo: quale categoria, quale settore
economico, produttivo e imprenditoriale, quale forza
associativa, politica e sindacale, quale esponente
politico-istituzionale potrà rimanere insensibile verso
questo tipo di rapina che ferisce il cuore, mortifica la
dignità, minaccia il futuro delle nostre
generazioni?!...
Spero, mi auguro e ve lo auguro che almeno questa volta
non ci facciamo espugnare quello che ci appartiene, e
cioè: il DIRITTO DI ESSERE, DI ESISTERE E DI ESSERE
CONSIDERATI ALMENO ALLO STESSO LIVELLO DEGLI ALTRI
ITALIANI D'ITALIA; ne più ne meno!!!... Siamo stanchi di
essere trattati soltanto come meno...
COSA SI PUO' FARE?...
Primo: sganciarsi dall'idea che sia la battaglia di uno
o di pochi e liberarsi dal convincimento che ognuno di
noi non possa fare la sua parte;
Secondo: non è, e non dovrà essere, una battaglia di
destra o di sinistra, di maggioranza o di opposizione,
dei buoni contro i cattivi, ma l'espressione di una
volontà comune per la difesa dei nostri inviolabili
diritti.
INIZIATIVE CONCRETE:
scuotere l'opinione pubblica, promuovere iniziative
politico-parlamentari adeguate, creare una rete delle
civicità: consigli comunali, partiti, sindacati,
associazioni, Mass media.
Insomma una grande mobilitazione generale: forte,
determinata e unitaria.
INVITO TUTTI I SICILIANI, ovunque residenti nel mondo,
ad inviare la loro protesta ai seguenti indirizzi di
posta elettronica :
1 - RFI (Rete Ferroviaria Italiana, ex Ferrovie dello
Stato) : dircomu@rfi.it ;
2 - Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti:
ufficio.stampa@infrastrutturetrasporti.it –
urp@infrastrutturetrasporti.it, Fax: 0641582145;
3 – A l “Governatore” della Regione Siciliana: scuffaro@regione.sicilia.it;
4 – Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana:
presidente@ars.sicilia.it.
Franco Spaticchia
Petizione contro RFI Trenitalia
L'Altra Sicilia invita a firmare ed a diffondere questa
petizione contro la soppressione dei treni e lo
smantellamento della ferrovia in Sicilia ed in
particolare sulla fascia costiera tirrenica.
http://www.capodorlandonline.it/Cdo2007/sociopolitica/trenitali/petizione/petizione.asp
Grazie a tutti coloro che firmeranno.
La Presidenza |
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