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Pubblicati
sul periodico del Comune di Capod'Orlando
"In Comune" del 17/04/1997
L’ARCHITETTURA
SUI POGGI |
Un
altro “significativo esempio di architettura del XIX
secolo” individuato dalla Sezione per i Beni Paesistici,
Architettonici ed Urbanistici della Soprintendenza per i
Beni Culturali ed Ambientali di Messina, in data 6 marzo
1993, è “Villa Cangemi”, che sorge alla sommità del
poggio di contrada Forno Alto, pregevole testimonianza del
“passato”, legata alla funzione di centro amministrativo
della vasta tenuta che originariamente la circondava, e che
fungeva anche da dimora estiva dei proprietari, i quali la
abitavano anche nei periodi di raccolta dei prodotti
agricoli.
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La
costruzione della villa è avvenuta in varie fasi che a
partire da preesistenze settecentesche, hanno portato con
successive modifiche alla conformazione attuale, raggiunta
nella seconda metà del 1800.
La
villa, costruita con muratura di pietrame ordita con
elementi in laterizio, si articola su una pianta
rettangolare e si sviluppa su due piani.
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L’austera
eleganza degli esterni, con elementi caratterizzati come i
balconi poggianti su mensole lapidee decorate sulla faccia
frontale da motivi geometrico-floreali e le opere in ferro
battuto come le ringhiere dei balconi e la lunetta che
sormonta il portone d’ingresso, è completata e
magnificata dalla ricchezza dei motivi ornamentali interni.
Le
belle decorazioni pittoriche dei soffitti e delle pareti
delle camere, di chiara tradizione meridionale, alternano ai
motivi floreali tipici dell’arte pittorica ottocentesca,
scene figurative e paesaggistiche.
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La
villa, presenta perfettamente leggibili le peculiarità
stilistiche originarie e riveste un interesse
storico-architettonico connesso alle vicende storiche e
all’evoluzione dell’architettura locale.
Con
decreto di vincolo, ex Legge 1089/1939 - e L.R. 80/1977, del
21/08/1993 l’immobile è stato dichiarato di INTERESSE
STORICO ED ARCHITETTONICO PARTICOLARMENTE IMPORTANTE, e
quindi sottoposto alle prescrizioni di tutela.
Per
quest’immobile la proprietà ha già presentato
“istanza, con allegato progetto, intesa ad ottenere
Concessione Edilizia per la ristrutturazione e restauro
conservativo”, e la Commissione Edilizia Comunale
esaminato il progetto ha espresso parere favorevole a
condizione che vengano rispettati gli elementi di decoro di
cui al D.A. 6642/1993, e che l’inizio dei lavori resti
subordinato al parere della Soprintendenza ai BB.CC.AA. .
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Arch. Giuseppe Librizzi
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