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Pubblicati
sul periodico del Comune di Capod'Orlando
"In Comune"
IL
PAESAGGIO NEI RICORDI DELLA MEMORIA
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da
"In Comune" del
27/03/1997 |
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La
pubblicazione dei “pezzi” dedicati al recupero e alla
salvaguardia delle testimonianze “ambientali” continuano a
suscitare un interesse crescente. Gli “itinerari
dell’emergenza” fin qui proposti, su: - le parti
restanti “dell’Acquedotto”
della metà del 1800, di Forno e Vina; - i “Palmenti”
all’aperto di Scafa Alta e Catutè; - la “Cava
del Mercadante” nella zona Mercadante-Spezzaquartare, hanno
riaperto il dibattito sui possibili usi di questi itinerari ed
accresciuto le informazioni sulla originaria struttura del
territorio.
Nel
programma dell’Assessorato all’Urbanistica, al punto sei si
legge: “Recupero e riattivazione di tutte le - vecchie strade
Comunali - pedonali (viottoli,
scorciatoie, antichi percorsi Provinciali e Regionali) e
carrabili (mulattiere,
ecc. ...) su tutto il territorio Comunale. Dal “censimento”
eseguito è in elaborazione la mappatura di questo patrimonio, al
fine di renderlo al più presto fruibile alla collettività.
In
seguito alla verifica effettuata sul “vecchio stradario”
Comunale e sulle mappe catastali, l’Amministrazione Orlandina si
sta attivando per rivalutare: - l’ex
strada provinciale S. Martino - S. Gregorio, (“lunga mt.
800, larga mt. 2-2,50, che parte dalla Nazionale n°.2, attraversa
la località S. Gregorio, ed i fondi: Milio Adelaide, Petrelli, e
Piccolo allacciandosi alla Comunale n°3”); le strade Comunali: del
Santuario, (“lunga mt. 300, larga mt. 2,50, che parte
dalla Nazionale n°.2 in prossimità della Casa M. e conduce al
Santuario di Maria SS di Capo d’Orlando); del
Porto, (“lunga mt. 250, larga mt. 2,00, che parte dalla
Nazionale n°.2 in prossimità della casa Fiocco e conduce alla
spiaggia del mare);
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Goletta,
(“lunga mt. 1000, larga mt. 0,80, che parte dalla Comunale n°.2 e
conduce alla Frazione S. Gregorio sotto il semaforo); e Bagnoli,
(“lunga mt. 200, larga mt. 2,00, che parte dalla Nazionale n°.1 e
si allaccia alla Trazzera n°.1, attraversando le località: ponte
Cerasa, fontana Bagnoli”). Dai sopralluoghi, alcune di queste “strade”
risultano deviate, altre recintate con filo spinato ed
“accorpate” alle proprietà limitrofe e quindi attualmente non
fruibili neanche dal punto di vista paesaggistico-ambientale, dalla
collettività.
La
riattivazione ed il recupero dei sentieri naturali, “pedonali-paesaggistico”,
delle zone collinari e mare-collina, con gli “annessi
ambientali”, opportunamente ripristinati, protetti, e con debita
segnaletica, potrebbero essere attrezzati anche come percorsi per
attività ludiche
e sportive.
Arch.
Giuseppe Librizzi
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