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Pubblicati
sul periodico del Comune di Capod'Orlando
"In Comune" del
13/03/1997
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LA
PIETRA DEL MERCADANTE |
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Cava
del Mercadante le varie fasi di lavorazione dei “rocchi”
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Il
“censimento”, continua con le “aree paesaggistico-ambientali”.
L’itinerario si sposta sulla battigia del mare tra i moli del
costruendo “porto turistico” nella zona
Mercadante-Spezzaquartare dove nel 1986 è emersa una Cava per
l’estrazione e la lavorazione della pietra -“rocchi”-, con
caratteristiche assimilabili alle Cave di Cusa presso Mazara (V sec.
a. C.), ma soprattutto, per comparazione epocale, a quella di
Giardini-Naxos dove la datazione è invece del IV sec. a. C..
Sono
ancora visibili le varie fasi di lavorazione che evidenziano la
traccia incisa della circonferenza del “rocchio” con ancora
infissi residui di ferro, e l’inizio delle relative fasi per
l’estrazione con segni circolari lavorati a scalpello, canali di
scavo attorno all’anello, completi ed incompleti.
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“Rocchi”
con canali di scavo attorno all’anello incompleti
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La
salvaguardia di questa “antica cava”, insieme alle “storie”
sulla “Grotta o Pietra del Mercadante” raccolte da Antonino
Mongitore nel volume “La Sicilia ricercata nelle cose più
memorabili”, permetterebbe anche la riscoperta e il recupero “di
cunti” (racconti) dei “vecchi” (anziani) del luogo sulle
“credenze popolari”, tramandati oralmente da generazione in
generazione, che scaturivano, sempre, da eventi reali per diventare
di volta in volta “racconti fantastici”.
La
tutela di questa “cava” con gli “annessi ambientali”, è già
stata prevista dal progetto di completamento del “porto
turistico”, su segnalazione della Soprintendenza per i Beni
Culturali ed Ambientali, la quale ne sta’ curando la ricostruzione
storico-scientifica.
Arch.
Giuseppe Librizzi
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