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I SERVIZI PER IL SOCIALE DI FRANCO PERDICHIZZI
 

03 febbraio 2005 


Capo d’Orando – FP- “Il futuro delle politiche sociali dipende anche da noi, dalla qualità dei nostri progetti. In questo campo, il Cesv, Centro Servizi per il Volontariato di Messina, metterà sempre di più a disposizione le proprie risorse umane ed economiche a favore della nostra provincia, con patti territoriali e progetti formativi per un volontariato consapevole delle proprie potenzialità”. Di fronte a circa 200 persone, tra rappresentanti delle associazioni (in tutto 45) e delle istituzioni della provincia di Messina, il presidente del Cesv Antonino Mantineo, assieme a Carmen Cordaro e a Rosario Ceraolo, rispettivamente vicepresidente e direttore del Centro Servizi per il Volontariato, hanno presentato, alla Villa Piccolo di Capo d’Orlando, la programmazione 2005 dell’Associazione di piazza Duomo. L’Assemblea programmatica, un appuntamento annuale del Centro, si è concentrata su alcuni settori decisivi per il futuro dello Stato sociale nel territorio di Messina. Dalle politiche socio-sanitarie e per i migranti a quelle per l’infanzia e l’adolescenza, la terza età, la cittadinanza e la promozione dei diritti, le pari opportunità e politiche di genere, le politiche ambientali e la protezione civile. Dopo il saluto del sindaco di Capo d’Orlando, Massimo Carrello, che ha ribadito la piena disponibilità del Comune verso il volontariato e di Vito Puccio, presidente del Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato della Regione Sicilia ,  Annamaria Passaseo, referente dell’area Formazione del Cesv, ha illustrato le linee guida del lavoro dei gruppi tematici del Centro Servizi, con proposte e idee da tradurre in progetti concreti in tutto il corso del 2005. Subito dopo, è intervenuto Saverino Richiusa, componente dell’Ufficio Piano dell’assessorato alla Famiglia, alle Politiche sociali e alle Autonomie locali della Regione Siciliana. Sia per Richiusa, che  per il sociologo Salvo Cacciola, presidente dell’Osservatorio Mediterraneo Onlus, “il futuro dello Stato sociale dipende dall’azione integrata di tutti questi soggetti. I piani di zona in Sicilia, una regione in cui ne sono stati approvati 40 su 55, sono solo all’inizio. La partecipazione del Terzo Settore e delle associazioni nella programmazione, insieme con la formazione dei volontari, è sempre più indispensabile” . A sua volta, Carmen Cordaro, vicepresidente del Cesv, ha sottolineato «la necessità di superare la frammentazione del volontariato.

FRANCO PERDICHIZZI

 

 

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