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-News
scritta il
06/05/2004
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Stato di calamità naturale per via Trazzera Marina
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Comunicato Stampa n. 222 del 5 maggio 2004
Stato di calamità naturale per via Trazzera Marina. Cuffaro garantisce la priorità
La Regione Sicilia ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per i danni provocati dalle mareggiate in via Trazzera Marina ed ha avanzato al governo nazionale richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza. Nell’attesa del completamento della procedura, il Dipartimento regionale di Protezione civile sta elaborando il progetto per il ripristino della zona colpita dalle mareggiate. A comunicarlo al Comune di Capo d’Orlando è lo stesso dirigente del Servizio di protezione civile per la Sicilia orientale, l’ingegnere Bruno Manfrè, che ha fra l’altro preso parte alla Prima Conferenza cittadina di protezione civile tenuta a Capo d’Orlando il 17 aprile scorso.
«Ho parlato personalmente con il presidente Cuffaro - dice l’assessore alla protezione civile, Gaetano Sanfilippo - e mi ha garantito che darà priorità a questo intervento, cercando di reperire fondi regionali per accelerare l’esecuzione dei lavori. L’Amministrazione comunale sta pressando in tutte le direzioni per ottenere al più presto un risultato importante non solo per gli abitanti della zona, ma per l’intera collettività. Secondo il piano di interventi predisposto dalla Regione, occorrono circa 500mila euro per il ripristino completo dei luoghi. Non scordiamo - conclude Sanfilippo - che la viabilità di quella zona è importante anche per eventuali interventi di protezione civile e che è a rischio, in caso di nuove mareggiate, lo stesso impianto fognario della zona».
I lavori da realizzare nel tratto terminale di via Trazzera Marina mirano infatti al ripristino della normale viabilità nel tratto terminale della via Trazzera Marina, dove oltre alle abitazioni si trova l’aviopista che è struttura di supporto indispensabile alle attività di protezione civile. Indispensabile, inoltre, mettere in sicurezza l’impianto fognario, visto che i marosi hanno scoperchiato la condotta rimasta a pochi metri dalla battigia.
L’Ufficio Stampa
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