-News scritta il 23/06/2004
Stadio di Pissi, l’Amministrazione Carrello denuncia irregolarità

Stadio di Pissi, l’Amministrazione Carrello denuncia irregolarità Collaudo a rischio per lo stadio di Pissi. A sollevare dubbi, dopo aver consultato i tecnici, è l’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando. Diversi i problemi sul tappeto e non tutti di facile soluzione. A cominciare dalla perizia di variante mai inviata al Coni per la relativa approvazione, fino alla presunta irregolarità delle tribune per la legge sui pubblici spettacoli, cosa che impedirebbe l’utilizzo della struttura per manifestazioni diverse da quelle di carattere sportivo. Non mancano problemi relativi al drenaggio del terreno di gioco che, essendo stato abbassato per favorire la visuale dalle tribune, è ora affidata ad alcuni pozzi a sedimentazione non in grado di far fronte a piogge prolungate o di maggiore intensità. Il rischio è quello che il terreno di gioco si trasformi in piscina. L’abbassamento del terreno ha inoltre comportato l’eliminazione di due corsie della pista di atletica, passate da 8 a 6, rendendo così l’impianto inutilizzabile per gare di livello internazionale. A tutto questo i tecnici comunali aggiungono l’assenza delle panchine e le infiltrazioni d’acqua che interessano gli spogliatoi, oltre alla mancanza di un accesso per i camion indispensabile per poter realizzare spettacoli. «Non siamo disponibili ad accettare un impianto non in regola - dice il sindaco Massimo Carrello - né siamo disposti a spendere i soldi dei nostri concittadini per riparare gli errori di qualcuno. Lo abbiamo già fatto nel 2002, rompendo i rapporti con la precedente amministrazione che voleva far gravare sulle tasche dei cittadini un altro mutuo di 674.000 euro, continueremo ad andare avanti su questa strada perché riteniamo che i 4,6 miliardi di vecchie lire, anche questi messi in conto agli orlandini nel 1998, fossero più che sufficienti per completare la struttura. La fase di collaudo è già avviata - aggiunge il sindaco Carrello - ci sono diversi tecnici impegnati, ho chiesto al collaudatore che venga fatto un sopralluogo della Commissione provinciale pubblici spettacoli e che il progetto venga inviato al Coni per il visto di competenza.Vedremo quale sarà il verdetto complessivo». Collaudatore è l’ingegnere Antonino Lanza Volpe, ingegnere capo per conto del Comune è Giuseppe Lazzaro, chiamati entrambi a verificare il lavoro del progettista, l’architetto Nunzio Ingenuo, e dell’impresa, un’associazione temporanea con capofila la Comil di Favara, che ha iniziato i lavori nel 2000. Proprio la ditta, intanto, ha avanzato riserve per oltre 400.000 euro. Denaro che secondo alcuni tecnici non le spetterebbe. Intanto l’Ufficio tecnico comunale ha preparato un progetto per il completamento del Polo sportivo di Pissi, già approvato dalla Giunta del sindaco Massimo Carrello. Il costo totale dell’intervento, che comprende gli aggiustamenti necessari per ottenere l’agibilità della struttura, è di un milione di euro. Ma per recuperare i fondi necessari, l’Amministrazione comunale, in base al Decreto del 18 dicembre 2003, ha avanzato richiesta di finanziamento all’Assessorato regionale al Turismo, che ha messo a disposizione le somme revocate in Sicilia nell’ambito del Programma d’investimenti 1989-90. «Se questi fondi arriveranno, bene - conclude il sindaco Carrello - altrimenti lo stadio di Pissi resterà così com’è, inutilizzabile, biglietto da visita di coloro che questa situazione hanno determinato e della quale devono assumersi la responsabilità davanti alla cittadinanza che ancora ne sta pagando il mutuo». I correttivi individuati dall’architetto Mario Sidoti dell’Ufficio tecnico riguardano lo scolo delle acque (146.316, 96 euro, compreso il completamento dell’illuminazione), il miglioramento della visibilità al momento quasi inesistente dall’ultimo anello delle tribune e la sistemazione della pista di atletica leggera (440.842,07 euro). Da completare, poi, i servizi, gli spogliatoi e il parcheggio (164.775,87 euro), oltre all’eliminazione delle barriere architettoniche. L’Ufficio Stampa

 


 

 



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