-News scritta il 26/08/2005
Terreni di Amola, il frazionamento entro 10 mesi. Ma prima la parola al Consiglio

Comunicato Stampa n. 570 del 25 agosto 2005 Terreni di Amola, il frazionamento entro 10 mesi. Ma prima la parola al Consiglio Il frazionamento dei terreni agricoli del bosco di Amola, che l’Amministrazione comunale intende cedere ai circa 200 concessionari o loro eredi che li gestiscono ormai da 61 anni, e delle relative strade poderali, sarà completato in dieci mesi. Lo hanno concordato l’assessore Gaetano Sanfilippo e il geometra Aurelio Damiano, che ha ricevuto uno specifico incarico da parte di Palazzo Europa. Prima di dare il via al frazionamento e agli altri atti relativi alla cessione dei terreni agricoli, si attendono però le determinazioni del Consiglio comunale di Capo d’Orlando. L’assessore al Patrimonio, Gaetano Sanfilippo, a metà luglio ha infatti inviato al presidente Filippo Lanza la proposta con la quale si invita il Consiglio a prendere atto dello stato del procedimento, del parere legale positivo espresso dall’avvocato Paolo Starvaggi su incarico dell’Amministrazione comunale, e ad approvare il quesito giuridico da inviare all’Ufficio legale della Regione Siciliana. Nella proposta si chiede, inoltre, di dare mandato al funzionario competente di procedere agli adempimenti successivi se il parere regionale sarà favorevole. L’iter del procedimento si lega quindi all’agenda dei lavori consiliari e all’esito del dibattito che si svilupperà in aula. La Regione, invece, dovrà dire se i concessionari dei terreni di Amola e i loro eredi possono essere, come individuato dal Comune di Capo d’Orlando, acquirenti privilegiati e se è possibile vendere loro, anche se ad un prezzo superiore, i terreni occupati in seguito a sconfinamento. Sempre la Regione dovrà esprimersi sulla congruità del prezzo individuato dall’Amministrazione comunale, basato sui valori agricoli medi fissati per le espropriazioni. Il prezzo di vendita, fissato dall’Amministrazione presieduta dal sindaco Massimo Carrello nella seduta dell’8 giugno 2004, è pari a 4.000 euro all’ettaro, considerando il valore agricolo medio riferito al bosco ceduo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale regionale del 21 novembre 2003. Si ritiene infatti che le migliorie agrarie presenti siano state apportare dagli stessi concessionari con mezzi propri, i quali hanno tra l’altro effettuato la manutenzione antincendio con notevole risparmio di risorse per il Comune. Il prezzo viene altresì ritenuto congruo anche in funzione della scarsa redditività dei terreni e della vigenza del vincolo di inedificabilità previsto dalla legge regionale 16/96. Ufficio Stampa

 


 

 



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