-News scritta il 06/09/05
Lungomare Andrea Doria, chiesto lo stato di calamità.

Comunicato Stampa n. 579 del 6 settembre 2005 Lungomare Andrea Doria, chiesto lo stato di calamità. Gli interventi proposti dai tecnici Il sindaco Massimo Carrello ha chiesto l’intervento della Provincia, della Regione, della Prefettura di Messina e del Genio Civile Opere Marittime di Palermo per salvare il lungomare Andrea Doria, seriamente compromesso dalle mareggiate dopo il ripascimento realizzato nel 2000. Indispensabili, secondo il primo cittadino, un intervento di somma urgenza e la dichiarazione di calamità naturale a tutela della spiaggia e del lungomare, nel tratto compreso tra il Faro e la via Pirandello, zona peraltro antistante il centro abitato. «Di certo - ha sottolineato il sindaco Carrello - alla prossima mareggiata potrebbero seguire ulteriori ed irreversibili danni alla viabilità e alle abitazioni prospicienti il lungomare, oltre che mettere a serio repentaglio la sicurezza degli automobilisti che in gran numero percorrono il lungomare Andrea Doria, avendo assunto questo il ruolo di vera e propria “circonvallazione” del centro abitato». Carrello, oltre alla richiesta di intervento immediato, ha inoltre sottolineato l’esigenza ormai inderogabile di «una concreta azione politico-istituzionale finalizzata alla salvaguardia di un bene ambientale d’inestimabile valore storico, culturale, economico-produttivo e di immagine, qual è il litorale sinuoso e sabbioso di Capo d’Orlando, uno dei più belli della Sicilia». Alla richiesta del sindaco Carrello sono state allegate la documentazione fotografica dello stato dei luoghi e la relazione tecnica dell’architetto Mario Sidoti Migliore e del geometra Alfredo Gugliotta, entrambi dell’Ufficio tecnico comunale, nella quale si mette in evidenza un altro aspetto di non secondaria importanza: nel lungomare Andrea Doria è interrata la condotta principale della rete fognaria che porta i liquami, mediante una serie indispensabile di pompe di sollevamento, all’impianto di depurazione generale, posto alla foce del torrente Zappulla. “Mantenere a serio rischio di distruzione la suddetta viabilità (le cui fondamenta dei muri di sostegno sono già visibili e, pertanto, prossimi ad essere scalzati dalla furia delle mareggiate che verranno) - scrivono Sidoti Migliore e Gugliotta - è cosa grave, stante che, ovvia conseguenza, sarebbe il riversamento a mare dei reflui fognari provenienti dall’intero centro abitato e, quindi, l’inquinamento generale del litorale”. Passando dalle parole ai numeri, secondo i tecnici di Palazzo Europa il livello di sabbia del litorale si è abbassato mediamente di oltre 3 metri ed in alcuni tratti ha superato i 4. Inoltre, lo stesso si è ridotto in lunghezza di oltre 30 metri, arrivando in alcuni tratti (tra via Roma e via Duilio) a superare i 50. Per quanto riguarda le soluzioni possibili da attuare in breve tempo, oltre alla ricolmatura e al ripascimento della spiaggia, i tecnici comunali chiedono la collocazione di almeno un altro pennello stabilizzatore in direzione della via Dandolo, per impedire alle correnti di maestrale di incunearsi, con tutta la loro travolgente forza erosiva, tra la scogliera naturale posta fra il Faro e la via Umberto e l’ultimo pennello realizzato nell’ambito del ripascimento ultimato nel 2000. Inoltre, al fine di prevenire lo scalzamento della fondazione del muro di sostegno con il conseguente crollo del tratto di lungomare, i tecnici suggeriscono la realizzazione di un nuovo tratto di muro con la stessa tipologia utilizzata dalla Provincia per la costruzione del tratto compreso tra via Pirandello e via Passaggio a livello. Si chiede quindi la collocazione dei pennelli stabilizzatori, con inclinazione maggiormente ruotata verso Nord-Nord/Est, tale da risultare quasi perpendicolare ai venti di Nord/Ovest. In alternativa, nella constatata immediata necessità di eseguire urgenti opere di tutela, l’architetto Sidoti Migliore e il geometra Gugliotta propongono l’utilizzazione della maggiore quantità di sabbia collocatasi a ridosso del tratto di litorale compreso tra il Faro e la via Saint Bon per procedere a ricolmare l’arenile fortemente depauperato dalle recenti mareggiate, anche per protezione delle fondazioni dei muri di sostegno della strada provinciale Andrea Doria. Ufficio Stampa

 


 

 



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