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scritta il
12/09/05
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“Oltre la luce”, finanziato il progetto per aiutare i pazienti in fase terminale e le famiglie
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Comunicato Stampa n. 591 del 8 settembre 2005
“Oltre la luce”, finanziato il progetto per aiutare i pazienti in fase terminale e le famiglie
Con una nota inviata al sindaco Massimo Carrello, protocollata il 6 settembre a Palazzo Europa, l’assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Autonomie locali, Raffaele Stancanelli, ha comunicato il finanziamento del progetto “Oltre la luce”, approvato dalla Giunta comunale il 28 settembre del 2004. Il progetto, proposto dall’allora assessore alla sanità, Cono Russo, si propone di portare sostegno ed aiuto alle persone in fase terminale e alle loro famiglie. Un aiuto importante per quest’ultime è previsto anche durante il lutto. L’iniziativa è stata finanziata per una sola annualità, attraverso il Fondo nazionale delle politiche sociali, istituito con la legge 328 del 2000, per un importo complessivo di 49.000 euro, pari al 50 per cento dei costi. Il progetto mira in particolare a sviluppare lo studio, la promozione, l’organizzazione e l’attuazione prevalente attraverso il servizio volontario, delle forme di assistenza domiciliare dirette ad alleviare il dolore, a migliorare la qualità della vita e la situazione ambientale dei sofferenti.
«E’ davvero un bel progetto che dà vita ad un servizio di notevole importanza - dice il sindaco Massimo Carrello - soprattutto nelle zone come le nostre dove mancano strutture in grado di aiutare i pazienti in fase terminale. Soltanto le famiglie che hanno vissuto, purtroppo, un’esperienza del genere, possono rendersi conto delle difficoltà, soprattutto di carattere psicologico, alle quali si viene sottoposti in certe terribili situazioni. A queste famiglie, a queste persone - conclude Carrello - insieme al dottore Russo abbiamo pensato di portare, per quanto possibile, un aiuto concreto».
Il servizio sarà gestito, sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Azienda sanitaria locale, dalla cooperativa “La Ippocratica” di Catania. Potranno usufruire del servizio, grazie anche all’impiego di un medico, di un infermiere, di uno psicologo e di un sociologo, fino a dieci pazienti contemporaneamente. I volontari si occuperanno di migliorare la qualità della vita del paziente terminale, anche attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi di sofferenza sia con trattamenti farmacologici che comportamentali. Durante il lutto, inoltre, le famiglie potranno contare sull’assistenza di uno psicologo e su servizi speciali per i bambini.
Prima dell’avvio del progetto, tuttavia, occorrono tempi tecnici, che l’assessore Stancanelli assicura “brevi”, per la predisposizione da parte della Regione degli atti amministrativi consequenziali.
Ufficio Stampa
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