-News scritta il 07/01/2004
“Il Misantropo” apre domenica “Quinta Stagione"

Comunicato Stampa n. 5 del 7 gennaio 2004 “Il Misantropo” apre domenica “Quinta Stagione” Sarà “Il Misantropo” di Moliére ad inaugurare, domenica 11 Gennaio, alle 21,00 “Quinta Stagione” la rassegna teatrale organizzata dal Comune di Capo d’Orlando e che si svolgerà al cineteatro “Rosso di San Secondo” del lungomare Andrea Doria. Attori protagonisti del lavoro sono Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini mentre la regia è affidata a Roberto Guicciardini. Le musiche sono di Nicola Piovani ed i costumi di Versace. “Il Misantropo” è uno straordinario ritratto del Seicento preillumista, con i suoi dubbi sull’eticità dell’esistenza e la sua volontà di rifondare la realtà. Alceste, il “duro e puro” in lotta con l’ipocrisia e i vizi del secolo in cui vive, rappresenta la lacerazione profonda di un’epoca: l’etica da una parte e le ragioni della socialità dall’altra. Ma il sogno assoluto di Alceste, che crede nell’onestà dell’individuo al di là di apparenze e conformismo, si scontra con le ipocrisie di un mondo corrotto e imperfetto e con il conformismo delle cosiddette “buone maniere”. Ecco allora che l’amata Celimene, donna frivola e bella, rappresenta per Alceste il punto di non ritorno tra la propria etica e la mollezza di un secolo votato all’apparenza e alla civetteria. Vertice assoluto della scrittura molieriana, “Il Misantropo” pone allo spettatore domande fondamentali sulle ragioni del comportamento umano e lascia aperto il giudizio sull’intransigenza quasi “metafisica” di Alceste, sul quale l’autore pare non esprimere alcuna riflessione morale. Salvo, forse, lasciar trasparire una angosciosa disperazione. Ed è da questa disperazione che parte Roberto Guicciardini per rileggere il capolavoro molieriano, accentuando la tensione morale tra ragione e sentimento, etica e socialità. Senza intaccare la struttura del testo e il tema di fondo dell’originale, Guicciardini conferisce modernità alla commedia grazie alla scenografia fortemente allusiva e alla scelta di restituire ad Alceste quella contemporaneità che fa di questo personaggio un emblema perfetto della difficoltà di conciliare le ragioni individuali con quelle richieste o imposte dalla società. La rassegna “Quinta Stagione” è affidata alla direzione organizzativa di Simona Celi mentre la direzione artistica è curata da Bent Parodi di Belsito. L’Ufficio Stampa

 


 

 



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