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scritta il
10/03/2004
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I CITTADINI DI RACCUJA SONO SCESI IN PIAZZA
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COMUNICATO STAMPA DEL 10 MARZO 2004
I CITTADINI DI RACCUJA SONO SCESI IN PIAZZA
A PROTESTARE PER LA MANCANZA DEL MEDICO CONDOTTO
Questa mattina i cittadini di Raccuja sono scesi in piazza a protestare per la mancanza di un medico di base che assicuri l’assistenza sanitaria a tempo pieno in tutto il territorio comunale. Alla protesta erano assenti gli amministratori di Raccuja, che non hanno nemmeno voluto incontrare i giornalisti che volevano intervistarli. “Gli amministratori di questo comune – ha detto Nunziato Giambrone – sono latitanti, non si stanno per niente occupando del problema, si sono interessati solo per trovare le stanze degli studi dei tre medici generici che fanno servizio alcuni giorni a settimana”
La vicenda dell'assenza di un medico condotto, che assicuri la presenza continua sul territorio comunale, si trascina dallo scorso 16 febbraio, giorno in cui è andato in pensione dopo 35 anni di servizio Sebastiano Biundo, unico medico curante presente a tempo pieno nel centro nebroideo di 1100 anime. Di fronte ai continui disagi e lamentele soprattutto degli anziani era stata inoltrata una petizione popolare, sottoscritta da 485 cittadini, al direttore generale dell’Usl 5 di Messina, Giuseppe Stancanelli, con la quale veniva chiesta la nomina di un nuovo medico titolare nel più breve tempo possibile e che intanto per assicurare la copertura del posto venisse nominato un medico a tempo determinato.
“Il medico titolare - ha però comunicato Stancanelli alla rappresentanza di cittadini ed amministratori del piccolo centro montano ricevuti lunedì mattina nei locali dell’azienda sanitaria messinese - non sarà nominato prima del mese di settembre.”
I cittadini, che intanto hanno dato vita ad un comitato “per la difesa della salute”, lunedì sera si sono riuniti in assemblea proclamando lo stato di agitazione ed invitando il Presidente della Repubblica, il ministro della salute, i gruppi parlamentari nazionali e regionali, il presidente della Regione, l’assessore regionale alla sanità, il prefetto di Messina ed anche il direttore dell’Usl 5 a voler intervenire presso le sedi competenti per l’immediata soluzione del problema.
Questa mattina hanno ribadito le loro rimostranze, lamentele e richieste negli striscioni e cartelli, appesi anche a balconi e finestre, durante la manifestazione in piazza. Nemmeno le rassicurazioni del presidente della regione Salvatore Cuffaro, che aveva comunicato che entro marzo sarà nominato il medico, sono servite a far calmare gli animi dei cittadini di Raccuja.
“Chiederemo di essere ricevuto – ha affermato il comitato “per la difesa della salute” – al Prefetto e al Presidente della Regione, nel caso in cui non avremmo una risposta che esaustiva al nostro problema e quindi si continuerà a far passare il tempo senza che arrivi a Raccuja un medico di base a tempo pieno, metteremo in atto altre forme di protesta tra cui l’occupazione degli uffici degli enti competenti, come ambulatori, Usl e assessorato regionale alla sanità.”
“I due medici generici, Ridolfo e Mondello, - hanno aggiunto i cittadini - che hanno aperto i loro studi a Raccuja non è vero che seguono gli orari di visita da loro comunicati. I loro orari di ricevimento sono molto riduttivi, il servizio è solo in alcuni giorni e solo per qualche ora, perché sono impegnati in altri comuni, così come anche il terzo medico, Francesco Forzano, che abita ed ha lo studio a San Piero Patti. Questa mattina infatti non ci sono nessuno dei tre.”
“Chiediamo – ha affermato Maria Raccuja – l’assistenza sanitaria dalle 8 alle 20, con un medico che non si allontani dal paese. Noi paghiamo il servizio sanitario nazionale quindi è un nostro diritto avere un medico di base a tempo pieno.”
“Alcuni giorni fa abbiamo proclamato lo stato di agitazione – ha affermato Mario Scalia – ed oggi siamo in piazza a protestare, continueremo così fino a quando non sarà risolto il problema.”
“Raccuja vanta anni di lotta per vedere riconosciuti i nostri diritti – ha evidenziato Letizia Martella – e anche questa volta lotteremo, perché è umiliante che i medici ricevono solo in alcuni giorni e solo per alcune ore.”
Tra le richieste dei cittadini anche la presenza di un pediatra almeno due giorni la settimana. “I bambini e gli anziani - hanno detto molte mamme - sono le fasce che devono essere più tutelate. Noi per far visitare i nostri figli dobbiamo andare a San Piero Patti o Sant’Angelo di Brolo, comuni che distano 20 chilometri.”
“Io non so cosa sta succedendo – ha affermato il medico in pensione Sebastiano Biundo – perché non sto vivendo la vicenda in quanto mi sono messo da parte ed inoltre dei medici hanno cercato subito di coprire il mio servizio. Il paese certo non è contento, perché i cittadini vogliono un medico come sono stato io, cioè a tempo pieno, ma credo che con tutte queste leggi e decreti non sia più possibile. Io dico ai cittadini di vedere come sta la situazione e di chiedere un medico che stia a Raccuja, che sia reperibile dalla mattina alla sera ed assecondi la necessità della popolazione.”
Coordinatore comitato cittadino “per la difesa della salute”
Cono Salpietro
Via Libertà 5 Raccuja (Messina)
0941/663095
329/1558480
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