Dottore,
dunque, certo, nel barcamenarsi tra malattie, bisogni e menomazioni
alla ricerca di una identità che sfuggiva ad una intelligenza
sempre più retriva a stabilire un rapporto decente con la Sua
capacità di intendere.
Ma, purtroppo,
per tutti, Lui, era solamente Peppe, quando, addirittura, il
disprezzo per la povera gente non aggiungeva epiteti mortificanti
che la Sua sensibilità, malgrado tutto, non riusciva neanche a
tollerare.
Da qui il Suo
unico modo cruento di difesa: fiondar pietre a destra e a manca con
una abilità inconcepibile in un corpo in cui la parte destra non
percorreva lo stesso itinerario della sua sinistra.
Eppure, in
questo nostro centro tutti amavano Peppe, aggrappato com'era ai
ricordi della infanzia dei più ed al raccapriccio di quanti,
impotenti, assistevano allo strazio delle Sue interminabili corse
sotto il solleone.
Anche in quelle
circostanze, la pietosa, sgomenta partecipazione della gente offriva
la misura di una intensità d'affetto quasi familiare ed una
partecipazione che andava oltre ogni estranea considerazione.
Peppe, dunque,
apparteneva alla comunità nel bene e nel male, anche se proveniva
dalla vicina Piraino dove tentò un fugace, ultimo ritorno.
Malgrado il Suo
stato, tuttavia, non era un solitario. Anzi tutt'altro !
Che l'assembramento
avvenisse di fronte al Bar Bristol o da qualsiasi altra parte, al
margine c'era sempre Lui col Suo sorriso pudico, coi Suoi
immancabili consensi espressi con ammiccamenti o fragorose risate
subito spente.
Il Suo
abbigliamento casual-tradizionale celava, a stento, una Sua
predisposizione verso il raffinato, col un fazzolettino ad
impreziosirne la giacca, coi Suoi vestiti sempre fuori misura, colla
Sua sigaretta infilata in un consunto bocchino.
A tal proposito
c'era chi giurava che l'origine del Suo preteso titolo accademico
fosse dovuta alla provenienza dei Suoi abiti, probabile dono di un
medico locale...
Finchè, come
suole accadere, la favola " du dutturi Peppi" si concluse
silenziosamente, nel 1988, ad 81 anni d'età, come silenziosamente
si era proposta lungo gli angusti vicoli della Sua sofferta vita. Ma
non per i Suoi concittadini d'adozione che ancora oggi lo richiamano
alla mente con grande tenerezza.
Il Suo ricordo,
dunque, affidiamo anche a quanti non lo conobbero perchè possano
includere nel panorama della loro Capo d'Orlando la figura di
Giuseppe Lucerna ,cittadino orlandino per vocazione.
Tano Raneri |