si innalzò per qualcuno che non si è mai conosciuto!
Accordiamo, dunque, credito all'incanto di una dolce fanciulla
sul finire di un giorno d'estate, per un amorevole nonno della cui magica
carezza il destino volle privarla anzitempo senza indulgenza alcuna. -
Carmelino Perdichizzi era originario di Barcellona P.G. dove
visse finché "Cupido" non pretese che il fascino di una bella
orlandina colpisse il Suo cuore.
Rappresentante di olii minerali, lavoro connesso alla Sua
attività di meccanico, si spingeva fino al "Capo", Sua meta
preferita, per via di quel sentimento chiamato amore che, complice una elegante
"Giardinetta Fiat", doveva sconvolgere i piani della Sua esistenza.
Visse, quindi, per questa Sua estrazione popolare, anche i risvolti antipatici
di un padre dissenziente finché, come nelle storie dei romanzi d'appendice,
aiuto di baldi, futuri cugini "quasi" disinteressato, non sorresse la
giusta, appassionata tenzone.
Versatile per natura, orgoglioso quanto ostentatamente elegante,
nella Sua nuova veste orlandina rifuggì dal ruolo di gregario, conquistandosi
sul campo quel vezzeggiativo che mai più lo avrebbe abbandonato.
Creò e gestì il più importante esercizio televisivo
introducendo l'invadente apparecchio in tantissime abitazioni sui tetti delle
quali si "concedeva" in spettacolari e spericolate esibizioni, sicura
promozione per i Suoi pregevoli ricevitori.
Per la natura del Suo carattere estroverso e cordiale, offrì il
fianco alle incursioni degli universitari dell'epoca la cui ingombrante presenza
nel Suo esercizio alla ricerca di novità discografiche, spesso coincideva con
l'avvento dell'ultimo prezioso cliente. E non smise mai di vivere appieno i Suoi
impegni sia che "Generale Inverno", imperversando, lo conducesse al
"Ripetitore RAI" o che gradevoli circostanze lo impegnassero in
momenti di relax familiare.
Ma, come tutte le favole, anche quella di Carmelino si concluse
!
Troppo presto, troppo in fretta giacché la Sua vivacità non
riuscì a sottrarlo all'agguato della scellerata morte che lo piegò come reciso
fiore di campo.
Fu rapito ai Suoi affetti nel 1961, all'età di 44 anni.-
Tano Raneri
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