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 Rassegna Stampa
da Glpress

CAPO D'O.: TURISMO BYE BYE E 1 MLN DI E-MAIL. DI F.SPATICCHIA (POLITICA)
 
Politica

La miccia accesa dal sindaco di Capo d'Orlando ENZO SINDONI contro la RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per il piano di dismissione del trasporto ferroviario che penalizza la Sicilia, la provincia di Messina ed i Nebrodi, continua ad essere affiancata dalla viva voce della protesta e del dissenso. Dopo l' interrogazione del consigliere provinciale SALVATORE LIBRIZZI e la richiesta dell'opposizione consiliare di Capo d'Orlando di convocare una seduta urgente del consiglio comunale (vedere archivio) arriva adesso una lettera aperta dell'architetto FRANCO SPATICCHIA (nella foto), docente e giornalista, responsabile di "capodorlandonline" che collabora con "glpress". Il collega FRANCO SPATICCHIA apre con un titolo eloquente, "turismo bye bye", accusa le istituzioni, chiede di lottare accanto al sindaco SINDONI e sollecita tutti ad inviare un milione di e-mail per fare sentire forte la voce del dissenso a RFI, al Ministro dei Trasporti ALESSANDRO BIANCHI e al Presidente della Regione Siciliana SALVATORE CUFFARO...

 

L'Isola che non c'è, adesso è destinata a scomparire del tutto.
Passi che per le reti televisive nazionali, nei T.g. in particolare, si parla sempre e di più di Rimini, di Riccione, della Sardegna e della Liguria e mai delle splendide coste siciliane; passi che, pur avendo tolto il "Ponte" dal Piano delle grandi infrastrutture, ancora oggi non c'è ombra degli interventi infrastrutturali sostitutivi promessi; passi che la nostra area è senza secondo binario ferroviario, senza porti, senza aeroporti; passi che le reti di collegamento, potenziamento e sviluppo quali l'intervalliva Patti-Francavilla di Sicilia-Giardini e S. Stefano di Camastra-Gela sono state cancellate dal Piano strategico delle grandi vie di comunicazione in Sicilia.
Passi tutto ciò perchè obiettivamente la loro realizzazione richiederebbe un minimo di volontà e di impegno da parte dei diversi soggetti preposti. 
Ma che pur facendo passare tutto ciò nel silenzio e nella complicità assoluta dovremmo consentire ad uno o più soggetti che stando dietro le scrivanie, senza compiere nessuno sforzo, con un colpo di penna, di cancellare quel poco di servizi ferroviari che, anche fra sporcizie e ritardi, fino ad oggi è stato possibile poterne usufruire?... QUESTO NO!!!...
 
Ci stavamo convincendo di essere in una regione normale, simile a quelle del resto d'Italia. Ma non è così!... Tra poco meno di un anno, in Sicilia, non transiteranno più treni a lunga percorrenza. 
Nella nostra regione resteranno attivi solamente i treni diretti e quelli regionali. Per andare a Roma o a Milano bisognerà andare a Villa San Giovanni; le stazioni ferroviarie, compresa quella di Capo d'Orlando, verranno soppresse...
Siamo al capolinea, si scende?...
Ci auguriamo di no!... Anche se fino ad oggi l'unica voce istituzionale che si è alzata, a seguito di questa paventata regressione della Sicilia da Regione che arrancava nello sviluppo e nell'emancipazione a Regione in linea con le consorelle regioni del centro Africa, è stata quella del sindaco di Capo d'Orlando Enzo Sindoni.
Forse perchè i politici sono stati impegnati nelle ultime elezioni, oppure perchè atavicamente siamo portati a preoccuparci dei problemi del giorno o del giorno dopo, rifiutando a priori un impegno per ciò che potrebbe diventare problema da affrontare fra un mese o fra un anno; oppure perchè preferiamo dedicarci al nostro orticello perdendo di vista gli interessi della collettività... Non si sa.

UN FATTO E' CERTO: almeno uno, disposto a scendere in piazza per fare udire alta la sua voce istituzionale e di cittadino, contro L'ULTIMA BEFFA, la seconda del TERZO MILLENNIO, c'è!... 
Ci auguriamo che i suoi colleghi sindaci e i nostri amati parlamentari non lo lascino da solo!!!...
 
E noi?... Per quanto mi riguarda farò quanto mi sarà possibile per sostenere qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere  per dire NO agli scippatori "senza arte ne parte" che vengono a rapinare dei loro diritti i siciliani, in casa loro.
 
Penso che ogni siciliano, di destra, di centro o di sinistra, verde, estremista o radicale, d'opposizione o di maggioranza, residente in Sicilia, in Italia o all'estero debba opporsi a questo "disegno criminoso" concertato da pochi burocrati con stipendi d'oro e il cuore razzista.
 
Contro costoro che non ci considerano cittadini della stessa Repubblica ma popolo
all'ammasso, beone e caprone non possiamo che manifestare pubblicamente la nostra volontà di mettere su un grande movimento di protesta capace di tutelare e difendere i DIRITTI MINIMI E GIUSTI DELLA SICILIA... "non negoziabili..." e non mortificabili!...
 
Mi chiedo e vi chiedo: quale categoria, quale settore economico, produttivo e imprenditoriale, quale forza associativa, politica e sindacale, quale esponente politico-istituzionale potrà rimanere insensibile verso questo tipo di rapina che ferisce il cuore, mortifica la dignità, minaccia il futuro delle nostre generazioni?!...
 
Spero, mi auguro e ve lo auguro che almeno questa volta non ci facciamo espugnare quello che ci appartiene e cioè: il DIRITTO DI ESSERE, DI ESISTERE E DI ESSERE CONSIDERATI  ALMENO ALLO STESSO LIVELLO DEGLI ALTRI ITALIANI D'ITALIA;
 

Ne più nè meno!!!... Siamo stanchi di essere trattati soltanto come meno...
COSA SI PUO' FARE?...
 
Primo: sganciarsi dall'idea che sia la battaglia di uno o di pochi e liberarsi dal convincimento che ognuno di noi non possa fare la sua parte;
 
Secondo: non è, e non dovrà essere, una battaglia di destra o di sinistra, di maggioranza o di opposizione, dei buoni contro i cattivi, ma l'espressione di una volontà comune per la difesa dei nostri inviolabili diritti.
 
INIZIATIVE CONCRETE: scuotere l'opinione pubblica, promuovere iniziative politico-parlamentari adeguate, creare una rete delle civicità: consigli comunali, partiti, sindacati, associazioni, mass-media.
Insomma una grande mobilitazione generale: forte, determinata e unitaria.
 
Durante il sit-in promosso dal sindaco Enzo Sindoni, alla stazione ferroviaria di Capo d'Orlando, i primi di giugno, sarebbe bene, tanto per cominciare, lanciare l'invito a tutti i siciliani, ovunque residenti nel mondo, perchè vengano inviate UN MILIONE DI E-MAIL a tre indirizzi: alla RFI (Rete Ferroviaria Italiana, ex Ferrovie dello Stato), al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e al Governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro.
 

Questo, dicevamo, per iniziare. Il resto si concerterà strada facendo con un piano condiviso fra i soggetti attivi e liberi della Sicilia che nelle piccole e grandi città vogliono: "Resistere, resistere, resistere...".
 
Enzo Sindoni, noi ci siamo... AVANTI TUTTA e vinca il diritto sulla prevaricazione e sui soprusi.

      Architetto FRANCO SPATICCHIA

Edited by, venerdì 25 maggio 2007, ore 10,35.
 


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