Entra nella chat di CapodorlandonlinePer le vostre e mail alla redazione
 
 Rassegna Stampa
da Glpress

CAPO D'O.: TAGLI. PROTESTE E ACCUSE A RFI, GOVERNO E PROVINCIA (POLITICA)
 
Politica

Ha avuto l'effetto di colpire ma si tratta solo della prima tappa di una lunga e sofferta protesta. E' riuscita stamane a Capo d'Orlando la manifestazione indetta dal sindaco di Capo d'Orlando ENZO SINDONI (foto sotto durante il suo intervento) per dire "NO" al taglio di alcune linee e stazioni ferroviarie in Sicilia annunciato da RFI. Tra piazza Garibaldi, l'interno dello scalo ferroviario ed il Comune hanno presenziato (nella foto in alto) deputati regionali, un consigliere provinciale, una trentina di sindaci, gli esponenti di Rifondazione Comunista che eppure appoggiano il governo e diverse sigle sindacali. Occupazione simbolica dei binari e appuntamento alla settimana prossima come annunciato dalla battagliera BERNADETTE GRASSO, sindaco di Caprileone, visto che il Presidente dell'Ars GIANFRANCO MICCICHE' ha annunciato di voler ricevere gli amministratori in protesta. Grave assenza, fortemente contestata da SINDONI, del Presidente della Provincia di Messina SALVATORE LEONARDI. Bisognerà lottare duramente considerato che un comunicato sull'argomento, diffuso ieri sera dal ministro dei Trasporti ALESSANDRO BIANCHI, al momento lascia poche speranze di risolvere il problema...



 
Attacco diretto al governo nazionale e alla Provincia regionale di Messina. Obiettivo: scongiurare il grave danno che deriverebe dalla chiusura delle stazioni ferroviarie e dalla soppressione dei treni a lunga percorrenza.
Ha riscosso un grande risalto l’attesa ed annunciata manifestazione di protesta svoltasi stamane, dalle 10 alle 13, divisa tra lo scalo ferroviario ed il Comune di Capo d'Orlando, per inveire e dire “NO” al piano di ridimensionamento del sistema ferroviario annunciato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e che penalizza di netto la Sicilia, la provincia di Messina ed i Nebrodi.
 “E’ stata una manifestazione di protesta civile e di sensibilizzazione– ha puntualizzato il sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni che ha promosso l’iniziativa da una decina di giorni a questa parte–. È finito il tempo dell'ossequio al potere e della remissività alle decisioni prese dall'alto. È una battaglia civile il cui testimone deve essere consegnato ai nostri rappresentanti, se avranno la capacità di interpretare le nostre istanze. Ringrazio tutti i presenti, questa non è una protesta che interessa Capo d’Orlando ma l’intera Sicilia e la nostra provincia. Un grazie sentito a chi, dalla stessa Provincia, oggi è presente (il riferimento è al vice-presidente del consiglio provinciale, l’orlandino di Alleanza Nazionale Aurelio Mangano n.d.r.), attendevamo ma non è venuto il Presidente della Provincia Salvatore Leonardi, il che è tutto dire. Non solo tagli alle linee, non solo soppressioni di treni e convogli ma anche, per fare un esempio, non ci sarà più la possibilità di prenotare le cuccette per chi vuole andare a Roma. Questo per fare un esempio del progetto di Rfi che penalizza la nostra linea ferroviaria. Ribelliamoci tutti insieme”.
Un’occupazione simbolica dei binari ferroviari ha concluso la manifestazione allo scalo. Tutt’intorno centinaia di persone con sindacati di Cgil, Cisl, Uil, una trentina di sindaci della zona con la fascia tricolore, il deputato regionale dei Ds, on. Francesco Calanna, bandiere di Rifondazione Comunista che eppure appoggia il governo-Prodi, forze sociali  e tutti compatti in piazza Garibaldi per dire “no” alla soppressione dei treni a lunga percorrenza, alla fine dei traghettamenti e alla chiusura delle stazioni. Un fronte che si è ritrovato compatto dopo le battaglie sindacali dei mesi scorsi e l’appello lanciato dal sindaco di Capo d’Orlando Sindoni. 
Tante le interrogazioni presentate al governo regionale e nazionale dai parlamentari di tutti gli schieramenti, a cui si è aggiunta questa mattina la solidarietà manifestata dall’assessore regionale al turismo, Francesco Cascio e dal Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il quale ha anche dato la disponibilità ad incontrare i sindaci la prossima settimana a Palermo.
Un compito difficile vista l'aria che tira a Roma. Il taglio di alcune rotte ferroviarie in Sicilia è infatti “una riduzione di fatto ma una nuova programmazione si può avere solo con l'aumento delle risorse”, ha detto il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi rispondendo ieri al question-time alla Camera. “C'è l'impegno non solo del ministro dei Trasporti ma di tutto il governo a ridiscutere l'assetto dei servizi”, ha rilevato ancora Bianchi già al centro delle polemiche a Messina per la irrisolta vicenda legata ai traghettamenti e ai lavoratori di Rfi. Il ministro ha ricordato che le tratte in questione in Sicilia, che sono state riorganizzate con l'entrata in vigore dell'orario estivo, rientrano nel contratto di servizio perchè considerate non remunerative. Bianchi ha dunque sottolineato “il drastico ridimensionamento delle risorse operato dalla Finanziaria, da 158 a 121 milioni di euro”. In base a queste risorse Trenitalia ha dunque rimodulato l'intera offerta per il 2007 “con un ridimensionamento dei servizi contrattualizzati che hanno riguardato anche la Sicilia”. Nella Regione “il servizio- ha proseguito il ministro nel comunicato diffuso ieri sera- è rimasto inalterato sulla lunga percorrenza mentre riduzioni di fatto ci sono state in alcuni collegamenti regionali”.
Quanto invece alle stazioni, “non sono in programma chiusure ma innovazioni tecnologiche”, ha assicurato Bianchi aggiungendo che qualora dovessero verificarsi esuberi le persone saranno destinate ad altri servizi.
L’appello lanciato da Sindoni ha avuto l’approvazione della segreteria provinciale dell'Mpa la quale sostiene che “se attuato, il programma di Rfi porterebbe alla soppressione di molti treni a lunga percorrenza e alla impossibilità di utilizzare la rete ferroviaria da parte di molti cittadini, creando anche un grande danno al turismo”.
Hanno aderito alla protesta anche anche l'on. Francesco Calanna che nei giorni scorsi ha scritto, sulla vicenda, una lettera aperta agli amministratori, alle forze sindacali e professionali; l'Unione dei Comuni dei Nebrodi formata da Capo d'Orlando, S.Agata Militello, San Fratello, Torrenova e Caronia che ha appena votato un ordine del giorno proposto dai consiglieri di Capo d'Orlando Aurelio Mangano e Gaetano Sanfilippo.
Il segretario generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno afferma:-“Abbiamo appreso che nel nuovo piano aziendale, Trenitalia disporrà di 120 milioni di euro di fondi pubblici per i servizi interni a perdere, dunque per i treni a lunga percorrenza a partire dal primo gennaio 2008. Dato che l'azienda grazie a queste somme dovrà ripristinare tutti i treni a lunga permanenza, dodici in tutto, perchè non evitare le soppressioni delle tratte e con queste i disagi ai passeggeri dell'Isola?”.
Continuiamo con l'elenco delle adesioni. Ha presenziato l'Ugl (Unione generale del lavoro) con il componente regionale Nuccio Ricciardello di Brolo, il sindaco di Caprileone Bernadette Grasso che ha diffuso un comunicato di approvazione per la decisione di Sindoni insieme ai suoi colleghi Giancarlo Campisi di Piraino, Natale Bruno di Galati Mamertino, Vittorio Emanuele di Naso, Salvatore Polino di Castell’Umberto, Salvo Messina di Brolo, Ignazio Spanò di Gioiosa Marea, Giuseppe Pizzolante di San Salvatore di Fitalia, Basilio Castrovinci di Torrenova e tanti altri. Proprio ieri ha annunciato la sua presenza anche il nuovo consiglio comunale di Naso, che ha votato un ordine del giorno all'unanimità e con il capogruppo della lista di opposizione “Naso libera e unita” Gaetano Nanì.
Hanno partecipato anche l'on. Giovanni Ardizzone, deputato regionale messinese dell'Unione di Centro, l’on. Giuseppe Laccoto, deputato regionale di Brolo della Margherita mentre ha aderito, pur senza presenziare, pure l'on. Basilio Germanà, deputato nazionale di Forza Italia brolese per il quale, pur condividendo le lamentele, era ammissibile rivolgere la protesta direttamente al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e non a Rfi.
Ieri sera, inoltre, il consiglio comunale di Capo d'Orlando, sotto la presidenza di Franco Ingrillì, si è riunito in sessione straordinaria, su richiesta dei gruppi di minoranza, per approvare un ordine del giorno.
Adesione anche dell'Associazione consumatori siciliani che ha preso parte alla manifestazione. “L'associazione– ha scritto in una nota stampa il presidente Nicola Calabria- aveva lanciato un grido d'allarme già ai primi di gennaio denunciando le scelte di Rfi di diminuire i servizi sulla tratta Messina-Palermo oltre allo stato di degrado in cui versano molte tratte siciliane. Sono passati sei mesi in silenzio– si legge nel comunicato- ma finalmente la classe politica si è resa conto che il depotenziamento della Messina-Palermo avrà ripercussioni non solo sui pendolari ma soprattutto sull'economia turistica del territorio che rischia di subire una forte frenata”.
La manifestazione di Capo d’Orlando si è conclusa ma la partita da giocare è ancora lunga ma i combattivi amministratori dei Nebrodi non demordono. Proprio alla fine il sindaco di Caprileone, la battagliera Bernadette Grasso, ha detto al suo collega Sindoni:-“Enzo, ci aggiorniamo alla prossima settimana per essere ricevuti a Palermo”. “Va bene Bernarda, sino in fondo” ha risposto il primo cittadino paladino. Come dire: non ci si ferma a oggi.
Sulla vicenda il gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea (primo firmatario on. Mario Ricci) ha presentato una interrogazione al ministro Bianchi.
Infine sul sito “capodorlandonline”, fondato e diretto dal giornalista, prof. Franco Spaticchia, è possibile ciccare e votare per quel famoso “milione di e-mail” che l’architetto orlandino, presente stamane, ha intenzione di inviare al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro per sensibilizzare il problema e dire “no” ai tagli.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, venerdì 1 giugno 2007, ore 14,33.

UN MILIONE DI E MAIL...


Index
Home
 
Responsabilità